La necessità che si dia al concetto di rifugiato una lettura socialmente orientata e politicamente connessa ai fenomeni migratori e alle loro continue mutazioni sociali e geografiche impone di abbandonare scelte e opzioni ideologiche e impone, altresì, di affrontare questo fenomeno sociale con un unico criterio di azione prioritario: il rispetto della dignità delle persone e il diritto alla qualità della vita di ciascuno. Qualità che può essere legittimamente ricercata al di fuori dei confini geografici di nascita.
Confartigianato Imprese Rieti e CAS Clarissa, nel condividere questi principi, hanno sottoscritto lo scorso 14 novembre un protocollo di intesa che ha come principale obiettivo quello di dare risposte formative e lavorative ai circa 150 richiedenti asilo politico, in carico alla Cooperativa sociale Clarissa.
Confartigianato Imprese Rieti e CAS Clarissa collaboreranno per l’individuazione di attività artigiane, coerenti ai profili dei giovani rifugiati, che manifestino la volontà di formare lavoratori per inserirli in azienda o, più semplicemente, per insegnare loro un mestiere.
“La collaborazione con Confartigianato è un passo importante per un inserimento lavorativo e sociale dei migranti serio e duraturo – afferma il Presidente della Cooperativa Clarissa Gianluca Castellani – Sapere di poter contare su una Associazione di rilevante importanza come Confartigianato ci rassicura sul futuro dei nostri ospiti, che avranno la possibilità di mettersi in gioco e apprendere quei mestieri che le imprese, negli ultimi anni, faticano e reperire. Molto spesso nel dibattito pubblico si confondono i rifugiati politici con i migranti economici, che però sono cosa diversa”.
“È un dovere per noi – sottolinea Maurizio Aluffi, Direttore di Confartigianato Imprese Rieti – accogliere chi chiede asilo perché rischia la vita nel proprio Paese. Al di là delle considerazioni politiche, va dato atto e merito a CAS Clarissa di aver portato in primo piano un problema che va affrontato e che, nel nostro piccolo, proveremo insieme ad alleviare”.
Il protocollo è immediatamente operativo e porterà benefici per ambo le parti, imprese e rifugiati, consapevoli che si apre una nuova fase che ha come obiettivo quello di portare a un’integrazione vera ed efficace. Un esempio di buone prassi, anche rispetto a una platea di circa 800 richiedenti asilo collocati in tutta provincia di Rieti.