Il MEF ha ufficializzato che l’Italia è autorizzata a continuare ad applicare lo split payment fino al 30 giugno 2023. Lo split payment è il meccanismo della scissione dei pagamenti, introdotto dalla legge di Stabilità 2015, con il quale si prevede che per gli acquisti di beni e servizi effettuati da soggetti affidabili (Pubblica amministrazione e Società) l’Iva addebitata in fattura debba essere versata direttamente all’Erario dagli acquirenti e non dal fornitore.
Come già anticipato in un nostro precedente articolo sul tema, la scadenza era fissata al 30 giugno 2020 e il nostro Paese aveva chiesto la proroga al 31 dicembre 2023, ma il Consiglio UE era propenso a concederla fino alla fine del mese di giugno di quello stesso anno giustificando tale minor lasso di tempo, in quanto “la deroga richiesta dovrebbe essere limitata nel tempo in modo da consentire di valutare se la misura speciale è idonea ed efficace. Sebbene l’Italia abbia chiesto la proroga dell’autorizzazione fino al 31 dicembre 2023, essa non dovrebbe essere prorogata oltre il 30 giugno 2023. Tale periodo dovrebbe essere sufficiente per effettuare una valutazione completa dell’efficacia delle misure attuate al fine di ridurre l’evasione fiscale nei settori interessati”.
Il comunicato stampa del MEF annuncia che “il 22 giugno 2020 la Commissione europea ha adottato la proposta del Consiglio che estende fino al 30 giugno 2023 l’autorizzazione concessa all’Italia per l’applicazione dello split payment come misura speciale di deroga a quanto previsto dalla direttiva 2006/112/CE in materia di IVA.
Il Consiglio ha nel frattempo raggiunto l’accordo politico sulla proposta di decisione, che sarà formalmente adottata e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea non appena saranno finalizzati i testi in tutte le lingue ufficiali dell’UE.
Lo split payment continuerà ad applicarsi quindi fino al 30 giugno 2023 alle operazioni effettuate nei confronti di pubbliche amministrazioni e altri enti e società, secondo quanto previsto dall’articolo 17-ter del decreto del Presidente della Repubblica 633/1972 sull’Istituzione e disciplina dell’imposta sul valore aggiunto”.