“Apprezziamo l’impegno per semplificare una disciplina molto complessa e la volontà del Governo di renderla operativa in tempi rapidi. Semplificazione, certezza delle norme e velocità dei procedimenti sono indispensabili per favorire il lavoro e la crescita delle imprese. Tuttavia, sembrano ancora mancare misure specifiche per favorire la partecipazione delle micro e piccole imprese agli appalti pubblici, principio cardine della legge delega”.
Questo il giudizio di Confartigianato sulla riforma del Codice degli appalti approvato in via preliminare dal Governo lo scorso 16 dicembre.
Tra gli aspetti da migliorare, Confartigianato segnala la necessità di inserire il principio degli appalti a Km zero e del criterio della prossimità, di tutelare le piccole imprese nelle regole sul subappalto a cascata, di prevedere la qualificazione delle stazioni appaltanti e di migliorare la disciplina sui consorzi artigiani prevedendo la partecipazione agli appalti anche delle reti d’impresa.
Inoltre, tra i motivi di revisione dei prezzi, Confartigianato ritiene necessario un sistema maggiormente tarato sulla effettiva incidenza dei costi per le imprese come ad esempio il costo del rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro sottoscritti dalle associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro più rappresentative.