Con il convegno “Il valore della piccola impresa nel territorio reatino” svoltosi nel pomeriggio di ieri, 23 giugno 2022 presso la sala convegni di Confartigianato, nasce ufficialmente Confartigianato PMI. Un progetto ambizioso, frutto di un lavoro preparatorio durato circa tre mesi. Iniziativa sentita e partecipata che ha richiamato una folta rappresentanza di imprese di esponenti delle istituzioni locali e regionali.
All’appuntamento non è voluto mancare il nuovo Sindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi, nonostante un lutto familiare e i numerosissimi impegni di inizio mandato.
Dopo i saluti del Presidente di Confartigianato Imprese Rieti, Franco Lodovici, ha introdotto i lavori il direttore Maurizio Aluffi.
“Negli ultimi tempi in Confartigianato sono arrivate un centinaio di pmi – ha affermato Maurizio Aluffi – con esigenze e richieste di servizi specialistici a cui dovevamo e dobbiamo dare risposta. Questo non significa che snatureremo la mission di Confartigianato, rimane la casa degli artigiani e delle mpi (micro piccole imprese), ma daremo spazio a una specifica “categoria”. Consapevoli – ha aggiunto Aluffi – che anche un’Associazione territoriale come la nostra dovrà guardare al futuro e fare delle pmi un modello a cui ispirarsi. Uno stimolo in più per le micro imprese che vogliono crescere e competere”.
Daniele Sinibaldi ha portato il saluto della nuova Amministrazione comunale. Ha plaudito a questa ennesima iniziativa di Confartigianato, garantendo attenzione e interlocuzione. “I prossimi mesi – ha sottolineato il neo Sindaco – saranno decisivi per il futuro della Città di Rieti. Scelte importanti e cospicui investimenti cambieranno il volto del nostro capoluogo. C’è bisogno di condivisione e partecipazione”.
Stefano Fantacone, Direttore del Centro Europa Ricerche, ha presentato una relazione precisa e puntuale con riflessioni, numeri e grafici che fotografa lo scenario economico dentro al quale opera la piccola e media impresa, partendo da un’analisi della situazione internazionale, con riferimenti alle politiche monetarie e alla crisi energetica, per approdare al contesto regionale e provinciale, fino all’individuazione di quelle che sono le potenzialità e le criticità del nostro territorio.
Antonio Fainella, responsabile dell’Ufficio Studi di Confartigianato imprese Lazio, ha evidenziato il valore dell’iniziativa dell’Associazione reatina, che di fatto getta le basi per un cambio di marcia dell’organizzazione stessa. “Teniamo presente – ha sottolineato Fainella – che le pmi hanno esigenze e prospettive diverse di una micro impresa. La tipologia di servizi richiesti sono di qualità superiore, il credito, i bandi, l’internazionalizzazione, le crisi aziendali richiedono professionalità adatte a seguire le imprese anche singolarmente. Bene ha fatto Confartigianato Imprese Rieti a porsi il problema di come assistere e rappresentare queste imprese. Non dimentichiamo che spessissimo, prima di diventare pmi, le aziende sono nate come micro imprese.”
Mariano Calisse, Presidente della Provincia di Rieti, ha elogiato l’idea progettuale di Confartigianato, sottolineando il rapporto costante tra l’Associazione e l’Ente. Un confronto improntato sul rispetto dei ruoli ma non una idea comune: la difesa del territorio e del suo tessuto produttivo.
“I dati presentati – ha affermato il Presidente Calisse – sono preoccupanti, ma ciò non ci deve demoralizzare, anzi ci deve far riflettere e spingere a trovare azioni condivise per recuperare il gap con le altre province”.
Molto interessante l’intervento dell’imprenditore Diego Rubbi, chiamato a traghettare Confartigianato PMI all’Assemblea degli associati che si terrà in autunno e durante la quale verranno eletti i membri del gruppo dirigente. Rubbi si è soffermato sul valore delle pmi, sul loro saper creare occupazione, sulle sfide che sanno raccogliere, sulla capacità di innovare.
“Il radicamento delle pmi – ha affermato Diego Rubbi – è un valore aggiunto per il territorio. Le pmi non delocalizzano, sono un patrimonio da salvaguardare. La sfida lanciata da Confartigianato è affascinante, sono lusingato del ruolo che mi è stato assegnato, consapevole che non sarà facile strutturarsi in maniera adeguata per raccogliere le sfide future”.
Ha concluso i lavori Claudio Di Berardino, Assessore al Lavoro e nuovi diritti, Formazione, Scuola, Politiche per la ricostruzione, Personale della Regione Lazio, che ha espresso preoccupazione e un po’ di delusione per numeri poco incoraggianti illustrati dai relatori, relativi in special modo al ritardo sulla ripresa post covid che affligge il territorio reatino rispetto alle altre province laziali.
“Occorre lavorare in sinergia – ha affermato l’Assessore – nel saper cogliere le opportunità offerte dal PNRR e da altri fondi europei e regionali. Gli enti pubblici devono saper programmare e dare risposte. Le imprese non trovano manodopera qualificata, spesso rinunciano a partecipare ai bandi. Il problema della formazione è una priorità. Occorre potenziare – ha concluso Di Berardino – i centri per l’impiego, alimentare la domanda e l’offerta di lavoro. Facciamo che il PNRR sia veramente un’opportunità e non un’altra occasione mancata”.