È di pochi giorni fa l’approvazione definitiva del Decreto Rilancio, convertito in legge lo scorso 18 luglio. Diventano applicabili numerose misure che il Governo ha previsto per sostenere le imprese. Noi ovviamente pensiamo a tutte quelle aziende piccole e piccolissime che animano il nostro territorio e che in questi mesi hanno vissuto l’incubo di perdere la loro attività. Sarà sufficiente? Non lo sappiamo. Sappiamo che tantissimi non riescono a fare progetti a lungo termine. Che altri probabilmente chiuderanno nel giro di pochi mesi, strozzati dalla ripresa di tutti i versamenti di tasse e rate di finanziamenti sospesi, dai ritardi di erogazione di quei prestiti che dovevano essere un salvagente per chi necessitava di liquidità, che travolgeranno chi non aveva la solidità per resistere a una crisi globale senza precedenti.
Cosa pensiamo noi, come Confartigianato? Facile, che quello che davvero ci preoccupa sono i tempi e le modalità della loro concreta attuazione. Le imprese hanno bisogno di essere aiutate a ripartire subito, non fra uno o due anni. Speriamo che i prossimi mesi ci sorprendano. Intanto, riteniamo utile fare un riepilogo delle misure più interessanti per le piccole imprese e le famiglie, contenute nel Decreto Rilancio.
Innanzitutto il Superbonus del 110% per interventi di efficientamento energetico e di messa in sicurezza degli edifici, riguardante anche lavori di sostituzione caldaie, rifacimento del cappotto termico delle palazzine nonché la messa in sicurezza di immobili contro il rischio sismico. Il bonus dovrà essere relativo alle spese sostenute dal 1° luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021, con possibilità di esercitare l’opzione per la cessione o per lo sconto in fattura. Questa misura sarà sicuramente interessante per tante famiglie e speriamo possa far ripartire il mondo delle costruzioni in tutte le sue sfaccettature.
Sostanziali novità anche per la mobilità ecologica. È previsto uno sconto fino a 10mila euro per acquisti di veicoli elettrici, ibridi e con qualsiasi alimentazione, purché di classe almeno euro 6, da acquistare entro dicembre prossimo. Anche per l’acquisto di veicoli elettrici a due ruote è previsto un contributo nella misura del 30% del prezzo di acquisto, che sale al 40% in caso di rottamazione.
Si apre poi il capitolo crediti di imposta: dai canoni di locazione agli investimenti pubblicitari, dalle mancate partecipazioni a fiere agli adeguamenti dei luoghi di lavoro. Vediamo nel dettaglio.
Credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda. L’agevolazione consiste in un credito d’imposta, da utilizzare in compensazione con F24, pari al 60% del canone di locazione degli immobili ad uso non abitativo e al 30% del canone nei casi contratti di affitto d’azienda.
Credito d’imposta per investimenti pubblicitari. Sarà pari al 50 % degli investimenti totali in pubblicità. Il bonus spetta sotto forma di credito di imposta a imprese, lavoratori autonomi ed enti non commerciali che effettuano investimenti in campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica, anche on line, e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali. Per avvalersene è necessario presentare una comunicazione telematica tra il 1 e il 30 settembre.
Credito d’imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro alle normative anticontagio Covid-19. Si riconosce ai soggetti esercenti attività di impresa, arte o professione in luoghi aperti al pubblico, un credito di imposta pari al 60% delle spese sostenute nel 2020, per un tetto massimo di spesa di 80.000 euro, per interventi necessari a far rispettare le misure anti Covid quali: interventi edilizi come rifacimento degli spogliatoi, acquisto arredi di sicurezza, acquisto di strumenti e tecnologie per lo svolgimento della attività lavorativa, ecc. In aggiunta, è previsto uno specifico credito d’imposta per le operazioni di “sanificazione”, sebbene noi, come Confartigianato, abbiamo sin da subito criticato l’uso di questo termine che risulta improprio rispetto alla tipologia di operazioni ammesse, riconducibili più che altro a operazioni di “pulizia e disinfezione”. In questo caso il credito d’imposta è pari al 60% per un tetto massimo di spesa di 60.000 euro. Rientrano in questo bonus le spese sostenute per: la sanificazione di ambienti e strumenti utilizzati e altri dispositivi atti a garantire la salute dei lavoratori e degli utenti; l’acquisto di DPI; l’acquisto di prodotti detergenti e disinfettanti; l’acquisto di dispostivi atti a garantire la distanza di sicurezza interpersonale, quali barriere e pannelli protettivi, ecc. Occhio alle scadenze: le imprese interessate possono inviare da subito all’Agenzia delle Entrate i dati relativi alle spese ammissibili. Per il bonus sanificazione, il modello va inviato entro il 7 settembre 2020, per il credito di imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro la comunicazione potrà invece essere presentata fino al 30 novembre 2021.
Per quanto riguarda i contributi alle famiglie, segnaliamo che i congedi parentali e bonus baby sitting utilizzabili saranno utilizzabili fino al 31 agosto (invece che fino al 31 luglio 2020).
Non resta che vedere se questi e tutti gli altri provvedimenti contenuti nel Decreto Rilancio avranno un reale impatto sulla ripartenza del sistema delle piccole imprese.
