È stato ufficialmente inaugurato, lo scorso 9 ottobre, il nuovo ente di formazione di Confartigianato Imprese Rieti: si chiama CTS Academy, uno spazio moderno con aule didattiche, sala informatica, ufficio comunicazione, formazione e progettazione, che lo scorso sabato ha aperto le porte a imprenditori, ai dirigenti di Confartigianato, alle tante autorità cittadine che hanno partecipato alla presentazione e hanno potuto apprezzare l’impegno con la quale è stato costruito quello che, speriamo, diventerà un punto di riferimento per la formazione della nostra provincia.
“La formazione professionale rappresenta per l’impresa lo strumento strategico per acquisire la forza per competere, l’arma vincente per espandersi in nuovi settori e mercati, grazie alle competenze specifiche e professionali di ciascuna persona coinvolta nel processo di crescita dell’organizzazione” – ha evidenziato il Direttore di Confartigianato Maurizio Aluffi. “Convinti di ciò, i dirigenti dell’Associazione più rappresentativa del territorio hanno ritenuto che per dare risposte concrete alle esigenze delle imprese occorresse una struttura al passo dei tempi che formasse, in maniera celere e adeguata, figure professionali di difficile reperimento”.
Dopo la benedizione officiata da Don Valerio Shango, è stata presentata la struttura. Sono intervenuti diversi ospiti tra cui Claudio Senigagliesi, coordinatore degli ITS del Lazio, che ha svolto un ruolo importante nella partecipazione al bando della Regione Lazio per la costituzione di una fondazione ITS, che vede tra i partecipanti anche CTS Academy. Hanno partecipato all’inaugurazione anche Fulvio Londei, dallo IAL nazionale, Maurizio Diamante, Segretario Nazionale FIT-CISL, Roberto Cuneo, Sindaco di Fara in Sabina, Daniele Sinibaldi Vice-Sindaco del Comune di Rieti e Amedeo Genedani, Presidente Nazionale di Confartigianato Trasporti.
Gli interventi hanno avuto un comun denominatore, quello del difficile reperimento di manodopera qualificata, tecnici e professionisti. Occorre stimolare i giovani ad acquisire competenze specifiche come l’utilizzo, nel proprio campo di studi, di percorsi di specializzazione, svecchiare le nozioni a scuola con corsi di aggiornamento e imparare a districarsi nel mondo dell’informatica, del web e dei nuovi modi di fare informazione e comunicazione. Questa non può più essere una scelta, ma un obbligo.
Per avere una prova tangibile di quanto sopra, basta leggere con attenzione una qualunque offerta d’impiego, relativa a un ambito casuale, per rendersi conto di quanto le aziende siano alla ricerca di profili ultra “skillati”, ossia di forza lavoro già perfettamente in grado di ricoprire il ruolo vacante, senza che sia l’azienda a occuparsi della formazione necessaria.
La necessità di una struttura formativa è determinata da un dato incontrovertibile, cioè che le università italiane, per non parlare della scuola media superiore, per struttura e concetto d’insegnamento non preparano più lo studente al mondo del lavoro, ma creano una base, delle fondamenta sulle quali costruire un palazzo di sapere successivo.
Ha concluso i lavori Maurizio Aluffi, Direttore di Confartigianato Imprese Rieti, che ha sottolineato come nel mondo del lavoro attuale, rapidissimo ed in continua trasformazione, è impensabile credere di sapere abbastanza, senza preoccuparsi di aggiornarsi, migliorarsi e trovare nuovi stimoli. “Una volta scelto il proprio ambito di studio e completato il proprio iter accademico – ha sottolineato Aluffi – inizia la vera sfida della formazione professionale, l’unica che fa davvero la differenza, anche in questo periodo tutt’altro che semplice per il mondo del lavoro”.
L’immagine di copertina è di Massimo Renzi