Confartigianato Imprese Rieti comunica che con Determinazione n. G04591 del 20/04/2020, la Regione Lazio ha stabilito la chiusura dello sportello telematico per la presentazione delle domande del Piano Pronto Cassa, che prevedeva la concessione di finanziamenti per liquidità dell’importo di 10.000 € a tasso zero.
Alle 17 della giornata di ieri, infatti, risultavano inviate 35.845 richieste tramite il portale Fare Lazio, numero che supera di ben oltre 5 volte le domande che possono essere accolte in considerazione delle risorse disponibili.
Come dimenticare le roboanti presentazioni di quello che doveva essere una boccata d’ossigeno per le imprese colpite duramente dalla pandemia Covid-19? Diecimila euro a tasso zero, non molto, ma di questi tempi non si rinuncia a niente. La Regione Lazio ci ha abituato a queste enunciazioni eclatanti che poi si rivelano poca cosa e lasciano l’amaro in bocca alle imprese, alle partite iva, ecc.
Sul sito Fare Lazio capeggiava il titolo: “Piano Pronto Cassa: proteggiamo la tua attività con una risposta concreta all’urgenza di liquidità”. Per non parlare della piattaforma online Fare Lazio che “ti aiuta ad accedere agli interventi agevolativi previsti dalla Regione Lazio”, peccato che per oltre una settimana abbia funzionato a singhiozzo, lasciando frustrate le aspettative di migliaia di imprese.
Da diversi giorni arrivavano in Confartigianato segnalazioni di artigiani, professionisti e consulenti che lamentavano difficoltà di accesso alla piattaforma, tanto da indurre l’Associazione a chiedere una proroga.
Confartigianato Imprese Lazio, a nome di tutte le associazioni provinciali, in data 17 aprile 2020 si attivava verso l’Assessorato allo Sviluppo Economico della Regione Lazio, senza ricevere alcuna risposta.
Incuranti delle proteste sollevatesi anche da parte di altre associazioni e forze politiche, arriva nel primo pomeriggio di ieri il comunicato pubblicato sulla piattaforma Fare Lazio che, con il consueto tono roboante, parla di “circa 30.000 richieste protocollate alle ore 12…. tale dato testimonia il forte interesse da parte delle aziende…”
Il massimo del disservizio è stato raggiunto proprio ieri mattina, quando alle ore 10 si è aperta la procedura per l’invio delle domande e il portale è andato completamente in tilt. Si è ripetuto lo stesso scenario dello scorso 1° aprile, quando toccò al portale dell’INPS per la richiesta del bonus di 600 euro, con la differenza che l’INPS aveva comunque assicurato che le richieste sarebbero state accolte tutte, senza tener conto dell’ordine cronologico di arrivo.
Confartigianato imprese Rieti ritiene che, se esiste ancora un minimo di buon senso, bisognerebbe dare a tutti la possibilità di accedere ai fondi che, occorre sottolineare, non sono a fondo perduto, ma devono comunque essere restituiti. Il click day è la solita vergognosa trovata, inaugurata con il bando ISI INAIL e che di tanto in tanto viene riproposta, ogni volta con gli stessi drammatici risultati.
“Ci aspettavamo qualcosa di diverso – afferma il Presidente di Confartigianato Imprese Rieti, Franco Lodovici – soprattutto un’attenzione diversa da parte della Regione Lazio verso un sistema impresa che sta collassando. Già il fatto che non ci siano contributi a fondo perduto è un male, ma architettare simili storture è peggio. Abbiamo segnalato – conclude il Presidente Lodovici – che il sistema non funzionava, si è andati avanti costringendo i nostri addetti dell’Ufficio Credito a lavorare di sabato e domenica, così come sarà successo ad altri, non potendo comunque permettere a tutte le attività, specie quelle più bisognose, di poter presentare le istanze di registrazione, ostacolate da moltissimi problemi nei vari passaggi, partendo in primis dalla comunicazione e soprattutto dall’inadeguatezza dei server”.