La Commissione Bilancio del Senato ha abrogato nella giornata di ieri i commi dell’articolo 10 del Decreto Crescita (Dl 34/2019 convertito nella legge 58/2019) che prevedono lo sconto immediato in fattura per gli interventi relativi a ecobonus e sismabonus. Questa modifica è stata accolta con grande soddisfazione da Confartigianato Imprese Rieti, che da subito aveva avanzato le criticità del meccanismo e chiesto la cancellazione della misura, con la quale si poteva cedere il proprio sconto fiscale ai fornitori che avrebbero poi scalato l’importo della detrazione direttamente sulla somma da pagare per i lavori, andando a penalizzare le piccole imprese e con gravi effetti distorsivi della concorrenza.
Nei mesi scorsi, contro lo sconto in fattura si è pronunciata, con due interventi, l’Autorità Antitrust, mentre pochi giorni fa la Commissione Industria del Senato ha approvato una risoluzione che impegna il Governo a individuare adeguati meccanismi di protezione per le piccole e medie imprese. Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confartigianato, con l’applicazione dello sconto in fattura in 5 anni le piccole imprese del “sistema casa” (costruzioni, installazione impianti, serramenti) registreranno riduzioni dal 37% al 58% del fatturato sul segmento interessato dalle detrazioni fiscali per riqualificazione energetica.
L’emendamento abroga anche il comma 3-bis dell’articolo 10 del decreto Crescita, che disponeva per gli interventi relativi alla realizzazione di opere finalizzate al conseguimento di risparmi energetici con particolare riguardo all’installazione di impianti basati sull’impiego di fonti rinnovabili di energia, la possibilità per i soggetti beneficiari della detrazione di optare per la cessione del corrispondente credito in favore dei fornitori dei beni e servizi necessari alla realizzazione degli interventi.
“Giustizia è fatta “. Così commenta la notizia il Direttore di Confartigianato Imprese Rieti, Maurizio Aluffi. Dal 1° gennaio 2020 non sarà più possibile ottenere lo sconto sui lavori di ristrutturazione interessati da ecobonus e sismabonus. Questa opzione, introdotta dal Decreto Crescita che consente, fino al 31 dicembre 1019, di “cedere” la detrazione al fornitore dei lavori ottenendo in cambio uno sconto immediato, viene eliminata dalla Legge di Bilancio 2020.
“L’analisi di Confartigianato sugli effetti della normativa sul sistema delle piccole imprese – rincara il Presidente di Confartigianato, Franco Lodovici – ha evidenziato chiaramente che le imprese con un’elevata quota di fatturato sul segmento dell’ecobonus, rischiano di dover rinunciare a una ampia quota di ricavi.”
In sintesi, lo studio evidenzia che per un’impresa-tipo, con 5 addetti, se gli interventi per efficienza energetica pesano per il 50% del fatturato aziendale, nell’arco di 5 anni registrerà una riduzione del 37% del fatturato sul segmento interessato dalle detrazioni fiscali per riqualificazione energetica. Se invece l’impresa è fortemente specializzata negli interventi di efficienza energetica, con un peso del 75% del fatturato, la situazione peggiora: in 5 anni l’impresa perderà oltre la metà (58%) degli interventi beneficiati da incentivi.
“Purtroppo per scongiurare definitivamente questa distorsione per un mercato di 334mila interventi l’anno – ribadisce il Direttore di Confartigianato Imprese Rieti – bisognerà attendere la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge di Bilancio 2020”.