Confermato anche per il 2022 il Bonus Asilo nido che, al contrario di altri sussidi (per esempio il bonus bebè) non è stato assorbito dall’Assegno Unico.
Il contributo spetta ai genitori di figli nati, adottati o affidati dal 1° gennaio 2016, con importo modulato in base al reddito:
- 3mila euro annui per chi ha un ISEE fino a 25mila euro;
- 2.500 euro annui con ISEE da 25mila a 40mila euro;
- 1.500 euro annui (136,37 euro mensili) oltre tale soglia.
Si applica la prestazione minima in assenza di DSU in corso di validità che attesti l’ISEE.
Le domande possono essere presentate attraverso il sito web dell’INPS, tramite SPID, oppure rivolgendosi al Patronato INAPA di Confartigianato.
I beneficiari possono accedere a un bonus riservato al pagamento delle spese per l’asilo nido pubblico o privato (bonus erogato mensilmente) oppure a un sussidio economico per pagare un supporto, presso la propria abitazione (bonus erogato una tantum), destinato a bambini affetti da gravi patologie al di sotto dei tre anni di età. Nella domanda bisogna indicare a quale dei due benefici si richiede l’accesso.
La domanda di contributo per le rette del nido deve essere presentata dal genitore che sostiene la spesa (sono esclusi servizi integrativi, come ludoteche, spazi gioco o pre-scuola), che deve indicare le mensilità di frequenza scolastica, tra gennaio e dicembre 2021, per le quali si richiede il beneficio. Le ricevute delle rette devono essere allegate entro la fine del mese di riferimento, comunque non oltre il 1° aprile.
La domanda di contributo del bonus per forme di supporto domiciliare deve essere presentata dal genitore convivente, accompagnata da un’attestazione del pediatra che dichiari per l’intero anno l’impossibilità a frequentare asili nido per grave patologia cronica. L’INPS ha realizzato anche un video tutorial con le informazioni necessarie e la descrizione delle fasi per la presentazione della domanda.