“Nel DNA delle abilità e dei saperi degli artigiani risiede tanta parte della storia d’Italia, di cui costituisce, tuttora, un motore di sviluppo. L’artigianato occupa un ruolo cruciale per le comunità. Le aiuta a funzionare meglio, difende i territori, offre prospettive di libertà, di autonomia, di creatività ai giovani. Essere artigiani non è un lavoro qualsiasi. L’artigianato è espressione della qualità del lavoro, dell’intelligenza, della laboriosità della persona”.
Con queste parole, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha esaltato i valori economici e sociali delle imprese artigiane nel corso del suo intervento all’Assemblea nazionale di Confartigianato svoltasi a Roma il 27 novembre 2024, a cui ha partecipato anche Confartigianato Imprese Rieti con una delegazione di una quindicina di dirigenti, guidata dal Vice Presidente Andrea Lucio Giulivi, dal Direttore Maurizio Aluffi e dal capo delegazione Giammaria D’Angeli.
Il Capo dello Stato ha sottolineato come l’artigianato, presente in Italia sin dai tempi delle corporazioni medievali, rappresenti una costante nel panorama socio-economico nazionale e un motore di sviluppo fondamentale. Le imprese artigiane, che costituiscono oltre il 20% del tessuto imprenditoriale e il 15% degli occupati, sono state indicate dal Presidente Mattarella come fattore di identità e un pilastro della riconoscibilità del made in Italy.
Riferendosi alla Costituzione, il Presidente Mattarella ha citato l’articolo 45 evidenziando che il favore costituzionale nei confronti dell’artigianato esprime un impegno per il lavoro autonomo, la crescita di una società inclusiva e la coesione sociale.
Per il Presidente della Repubblica, l’artigianato non è solo “antica gloria d’Italia”, ma è anche essenziale per affrontare le sfide contemporanee, come lo spopolamento delle aree rurali e la necessità di promuovere la territorialità.
È poi intervenuto Marco Granelli, Presidente nazionale di Confartigianato, sottolineando la necessità di dialogo tra istituzioni e parti sociali in un momento economico e sociale così complesso. Granelli ha esposto dati allarmanti sul costo del conflitto russo-ucraino, segnalando un notevole impatto economico, con una perdita di 13,4 miliardi di euro nelle esportazioni verso Russia e Ucraina e 78,9 miliardi di euro in costi maggiori per l’energia. Ha messo in evidenza che il tasso di inattività giovanile è arrivato al 24,2%, il più alto in Europa, esprimendo preoccupazione per il futuro delle nuove leve imprenditoriali. Al centro della relazione del Presidente Granelli, la preoccupazione per il futuro dei giovani ai quali occorre offrire prospettive di lavoro e realizzazione personale nel mondo del lavoro e dell’impresa. Granelli ha richiamato l’attenzione sulla “glaciazione demografica” prevista nei prossimi dieci anni, con una diminuzione di 2,2 milioni di lavoratori.
“Un evento emozionante – ha affermato il Vice Presidente di Confartigianato Imprese Rieti, Andrea Lucio Giulivi – tanti colleghi hanno voluto testimoniare con la loro presenza il profondo senso di appartenenza a Confartigianato. La partecipazione di tanti ministri, sottosegretari, parlamentari, oltre che del Presidente della Repubblica, sono la riprova dell’attenzione di questo Governo verso un mondo, quello dell’artigianato e della piccola impresa, che ancora una volta dimostra la sua vitalità in uno scenario mondiale di grande incertezza”.
“Nonostante la fase delicata e complessa – ribadisce Maurizio Aluffi, Direttore dell’Associazione reatina – gli artigiani e piccoli imprenditori continuano a mostrare coraggio, passione, grande capacità di resilienza nell’affrontare le trasformazioni imposte dalla transizione green e digitale, nel mantenersi competitivi e cogliere nuove opportunità di mercato”.