La crisi in Ucraina, oltre ad ampliare gli effetti della crisi energetica in corso, rappresenta un ulteriore fattore critico per le imprese manifatturiere italiane e laziali, strette nella tenaglia di aumento dei prezzi delle commodities, difficoltà di reperimento delle materie prime e del personale, lunghi tempi di consegna e aumento dei costi del trasporto via container.
Le conseguenze della difficile situazione in atto, come già avvenuto per la crisi di Crimea del 2014, rischiano di essere scaricate interamente sulle esportazioni verso la Russia, che per il Lazio hanno un valore di 387.591.287 di euro. Lo rileva un’indagine dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Rieti.
In particolare, per il Lazio, l’export manifatturiero in Russia negli ultimi quattro trimestri, stando ai dati aggiornati al terzo trimestre 2021, ha avuto un peso di quasi 388 milioni di euro. In testa c’è la provincia di Roma, con 209.746.032 euro, seguita da Frosinone. Bene le imprese reatine, con 3.300.257 euro.
Un dato importante che ha visto crescere l’export reatino verso la Russia da 1.947.395 euro nei primi tre trimestri 2013 ai 2.557.497 euro nello stesso periodo del 2021, con un incremento del 31,3% in più. Valore tanto più importante visto che in generale quasi tutte le province italiane hanno chiuso con il segno meno e, complessivamente, l’export italiano è passato dai 7.932.895.095 euro primi tre trimestri 2013 ai 5.608.084.801 euro dei primi tre trimestri 2021, che equivale a un -29,3%.
Le sanzioni verso la Russia le pagano le imprese. Le conseguenze del precedente conflitto russo-ucraino del 2014 si sono scaricate interamente sulle esportazioni verso la Russia che, tra il 2013 e il 2021 per l’UE a 27 cumulano un calo del 23,4%, con una maggiore penalizzazione del made in Italy (-29.3%). In chiave regionale, il Lazio ha perso, nel periodo 2013-2021 (sempre confrontando i primi tre trimestri), il 12,4%, passando da un export che valeva 227.009.888 euro gli attuali 198.835.025 euro.
I territori più colpiti dalle conseguenze della precedente crisi sono stati il frusinate (-63,6%) e il viterbese (-42,5%).
“Con il termine guerra – commenta il Direttore di Confartigianato Imprese Rieti Maurizio Aluffi – il primo pensiero va, ovviamente, alla tragedia umana che essa rappresenta. Ma anche agli effetti economici derivanti da questo conflitto saranno drammatici. I dati dimostrano che anche una regione come il Lazio e in primis la nostra provincia, per la crisi in atto potrebbe subire effetti pesantissimi, come già avvenuto con la crisi in Crimea. L’Occidente deve fare fronte comune e deve adottare una strategia condivisa. Le ultime notizie che ci giungono sono allarmanti, ma l’auspicio e che ci sia ancora uno spazio per la diplomazia per chiudere in fretta il conflitto”.
Sui rischi a cui vanno incontro le imprese è intervenuto anche il Presidente di Confartigianato Imprese Rieti, Franco Lodovici: “Se all’aumento dei costi dell’energia e del gas e conseguente crescita dell’inflazione si aggiungono sanzioni alla Russia e le prevedibili contro sanzioni russe al nostro export, temo la tempesta perfetta. Rischiamo un’ulteriore mazzata che ci riporterebbe indietro di anni”.
Trend export manifatturiero in Russia 2013-2021 per provincia del Lazio (I-III trim. 2013 e I-III trim. 2021)
provincia | Export 2013 in euro | Rank 2013 | Export 2021 in euro | Rank 2021 | Variazione % 2013-2021 |
Roma | 105.683.871 | 26 | 120.852.232 | 17 | +14,4 |
Frosinone | 93.030.455 | 30 | 33.881.492 | 45 | -63,6 |
Latina | 21.394.328 | 55 | 38.693.708 | 39 | -80,9 |
Rieti | 1.947.395 | 84 | 2.557.497 | 85 | +31,3 |
Viterbo | 4.953.839 | 74 | 2.850.096 | 83 | -42,5 |
TOTALE Lazio | 227.009.888 | 198.835.025 |
Export manifatturiero in Russia e Ucraina e peso su economia per provincia (somma ultimi quattro trimestri al III trim. 2021)
provincia | Export 2021 in euro | % valore aggiunto |
Roma | 209.746.032 | 0,14 |
Frosinone | 123.064.909 | 1,22 |
Latina | 47.070.942 | 0,40 |
Rieti | 3.300.257 | 0,12 |
Viterbo | 4.409.147 | 0,07 |
TOTALE Lazio | 387.591.287 |