Sappiamo già che quello che andremo a proporre, accompagnato da considerazioni da pre e dopo Covid-19, alimenterà discussioni e magari opinioni contrastanti. Come Confartigianato Imprese Rieti abbiamo sempre avuto a cuore Terminillo, la montagna in genere, le aree interne e il fare impresa in montagna. A scanso di equivoci diciamo che Confartigianato ritiene il progetto TSM2 una grande opportunità non solo per il Terminillo, ma per l’economia del territorio.
Partiamo da alcune riflessioni. Il Coronavirus ci insegna che se il turismo di massa è fragile, volubile e vulnerabile ai contagi di massa, vivere i luoghi con sguardo partecipe e delicato può essere l’antidoto a molti virus. Proviamo a guardare con gli occhi della montagna l’epidemia da Coronavirus. Il primo insegnamento che possiamo trarne è che montagna e città non sono poi così distanti, non ci sono comparti stagni. Alla fine il mondo è piccolo e uno. Il mal agire locale, accompagnato dal mal pensare, provoca danni di portata smisurata. Il Covid-19 è partito da un’area limitata, ma è riuscito a mettere in ginocchio un’economia planetaria che tutti credevamo invincibile. Improvvisamente l’intensità dell’attività umana rallenta, si ferma. I governi stabiliscono restrizioni e rallentamenti. L’effetto pausa produce segnali di rianimazione dell’ambiente. In un intervallo relativamente breve scopriamo una vita diversa, la vita rurale di montagna, dei borghi più lontani. Tutto riprende colore.
Il virus ha mostrato effetti diversi. La città è apparsa ancora una volta il focolaio delle patologie di massa, proprio come ai vecchi tempi, mentre la montagna si ergeva nell’immaginario a baluardo della salubrità pubblica. I cittadini scappavano verso la montagna, verso i borghi semideserti, verso le seconde case, a cercare un ambiente protetto in un contesto di villaggio capace di solidarietà nei momenti di crisi. La montagna non più come meta turistica, ma come rifugio. Il mercato internazionale è parso lontano, l’industria turistica allo sbando. Quando è arrivato l’ordine «lo sci è vietato come gli altri sport», i “portatori” di denaro sono diventati portatori di malattia, da rimpatriare con urgenza nelle città malsane. Tutto questo ci ha riportato a temi tanto cari a Confartigianato Imprese Rieti: pensare globalmente e agire localmente, perseguendo un equilibrio tanto complesso quanto fondamentale. Non ci facciamo abbagliare dal globale (lontano è bello) ne’ soffocare dal provincialismo (a casa mia comando io).
Terminillo è un patrimonio dell’Italia, di cui tutti hanno il diritto di godere, però non esiste bellezza che si salvi se non è amata, frequentata e curata da chi ci vive. Non vendiamo Terminillo a chi viene da lontano perché ha il portafoglio gonfio, c’è bisogno, anzi l’urgenza, di una frequentazione continua ma consapevole, non soggetta alle mode, ai gusti indotti dal mercato, ma che viva in simbiosi con il territorio, profondamente inserita nella cultura e nella vita economica e produttiva di chi nel territorio ci vive.
Il Coronavirus ci insegna altresì, che vivere la montagna, i luoghi lontani dalle metropoli può essere l’antidoto a molti virus. Il TSM2 è il volano per riprendere un cammino che sta interessando da qualche anno diversi territori montani: il ritorno dell’uomo che pratica l’agricoltura di prossimità e segue i principi di sobrietà come stile di vita e di relazione con il territorio, che fa tornare a vivere la microeconomia distrutta dalla globalizzazione.
Il progetto TSM2 è l’occasione per rilanciare tante attività economiche legate al territorio, con l’obiettivo di innescare uno sviluppo anche per chi vive nel territorio. Le reti di prossimità e il km zero sono una risorsa che va incentivata e sostenuta con un approccio diverso: la montagna non più come terreno di conquista della metropoli, “saccheggiata” per brevi periodi dell’anno, dipendente dalla città.
Produrre in montagna ha un sapore diverso. Anche l’idea del valore di ciò che viene prodotto ha un peso diverso. Soprattutto i giovani vanno riavvicinati al valore del prodotto montano, al modo di vivere, alle relazioni personali. Il futuro è l’agricoltura in altura, riattivando gli usi civici, gli allevamenti animali. Occorre cogliere il momento. Il fermento c’è, occorre accompagnarlo. Senza disperdere energie, avviando progetti complessi, corali e diffusi. Guidati da una politica che guarda al domani con una certezza nuova. Anche se i collegamenti sono carenti e fare impresa in montagna è difficile, perché si produce di meno, occorre utilizzare e sviluppare leggi, norme, aiuti per chi intende ripartire da e in territori “difficili”. Dando una spinta a chi stava pensando a questa opzione.
Come Confartigianato siamo convinti che il dopo Covid-19 apra scenari nuovi, soprattutto nelle persone che avevano già una sensibilità verso un ritorno all’economia delle terre alte. È ancora presto per dire che ci sarà un cambiamento reale. Occorrerà pensare a un nuovo modello economico e sociale, convinti che nulla sarà come prima. Confartigianato Imprese Rieti investirà sul TSM2, delegando a un giovane imprenditore che ha deciso di sviluppare la sua attività sul Terminillo, Matteo Monaco, di seguire da vicino i prossimi scenari.
Dobbiamo riuscire a coniugare sviluppo, turismo, agricoltura e occupazione. Recuperare 2.800 alloggi, significa dare nuove opportunità al comparto edile, all’impiantistica, agli operatori dell’efficientamento energetico. Solo in questo settore, Confartigianato stima in almeno 500 i nuovi posti di lavoro che potrebbero nascere. Ma rilanciare Terminillo significa anche creare servizi alla persona, incentivare gli sport di montagna, aumentare il valore degli immobili.
Il progetto TSM2 ha un valore e un impatto comprensoriale importante, interessando ben 5 realtà comunali: Leonessa, Cantalice, Micigliano, Cittaducale e ovviamente Rieti. Nei prossimi giorni la Regione Lazio dovrà esprimere un parere sul progetto, più precisamente sull’ultima versione, a impatto ridotto, rispetto al precedente: l’occasione della vita. Confartigianato Imprese Rieti ribadisce la propria adesione al progetto e l’irrinunciabilità a un finanziamento importante per l’economia di tutto il territorio provinciale.